Incastonata come un gioiello prezioso tra la penisola istriana a ovest e la lunga e celebre costa della Dalmazia a sud, si apre una regione di una diversità, di un fascino e di una bellezza sorprendenti: il Quarnaro. Questo vasto e protetto golfo, punteggiato da isole maestose e imponenti e abbracciato da un lato da un’elegante e sofisticata riviera e dall’altro da un imponente e selvaggio entroterra montuoso, rappresenta un microcosmo unico e completo in Croazia. È un luogo dove il blu profondo e scintillante dell’Adriatico incontra il verde lussureggiante delle fitte foreste in un connubio spettacolare e indimenticabile, un vero e proprio ponte geografico e culturale tra l’Europa centrale e il cuore del Mediterraneo.
Il Quarnaro è una terra di contrasti armoniosi e affascinanti. È il fasto mitteleuropeo e l’eleganza quasi nostalgica della Belle Époque di Abbazia (Opatija), che evoca con i suoi grandi alberghi e le sue ville patrizie i fasti dell’Impero austro-ungarico. Ma è anche l’anima portuale, fiera, un po’ rude e orgogliosamente industriale di Fiume (Rijeka), una città in continua trasformazione. È la natura selvaggia, aspra e incontaminata delle isole di Cherso (Cres) e Lussino (Lošinj), veri e propri santuari di biodiversità. Ma è anche l’accessibilità e la vivacità dell’Isola di Veglia (Krk), la “regina del turismo” locale, e le spiagge sabbiose di Arbe (Rab), che la rendono un paradiso per le famiglie.
Un viaggio nel golfo del Quarnaro è un’esperienza che stimola e appaga ogni tipo di viaggiatore, un percorso che si snoda tra passeggiate su lungomari imperiali, escursioni in parchi nazionali montani, giornate di puro relax in baie nascoste e immersioni in una cultura ricca, plasmata da secoli di storia e da influenze diverse che si sono sovrapposte e mescolate. Qui, il profumo inebriante dei pini marittimi e della salsedine si mescola a un’offerta culturale vibrante e a una tradizione gastronomica che esalta con sapienza i sapori intensi del mare e quelli robusti della montagna. Questa guida completa è un invito a scoprire ogni singola sfaccettatura di questa regione straordinaria, un itinerario che vi condurrà attraverso paesaggi in continuo mutamento, per un’immersione totale nel cuore blu e verde della Croazia.
Come raggiungere la regione del Quarnaro
Grazie alla sua posizione strategica nell’alto Adriatico, a brevissima distanza dal confine italiano, il Quarnaro si distingue come una delle regioni croate più accessibili, raggiungibile comodamente con diversi mezzi di trasporto che si adattano a ogni esigenza.
L’automobile è, per la maggior parte dei visitatori italiani, la scelta più logica, flessibile e privilegiata. Il viaggio dal nord Italia è relativamente breve e si svolge quasi interamente su comode autostrade. Una volta superato il confine italo-sloveno nei pressi di Trieste, si attraversa un breve tratto di Slovenia (per il quale è necessario munirsi della vignetta autostradale elettronica, acquistabile online) prima di entrare in Croazia. Da qui, una moderna rete autostradale conduce direttamente a Fiume (Rijeka), il principale snodo viario della regione. Da Fiume, è poi estremamente facile proseguire lungo la strada litoranea panoramica verso la riviera di Abbazia o quella di Crikvenica, oppure dirigersi verso il maestoso ponte che collega la terraferma all’isola di Veglia.
Per chi preferisce la velocità e la comodità del viaggio aereo, la porta d’accesso principale è l’aeroporto internazionale di Fiume (RJK). È importante notare che, nonostante il nome, lo scalo si trova fisicamente sull’isola di Veglia, a circa 30 chilometri da Fiume. Durante la lunga stagione estiva, da aprile a ottobre, questo aeroporto è servito da diverse compagnie aeree, incluse molte opzioni low-cost, con voli da varie città europee. L’esperienza di atterrare su un’isola, con il mare a circondare la pista, è già di per sé un inizio di vacanza suggestivo. Una volta atterrati, sono disponibili servizi di autobus navetta che collegano l’aeroporto con la stazione principale degli autobus di Fiume e con altre importanti località turistiche della riviera. Un’alternativa valida è l’aeroporto di Pola, in Istria, che si trova a circa un’ora e mezza di auto da Abbazia.
Il viaggio via mare, un tempo molto diffuso, oggi vede meno collegamenti diretti dall’Italia verso il porto di Fiume. Tuttavia, quest’ultimo rimane uno dei più importanti e trafficati della Croazia per i collegamenti interni, fungendo da base per numerose linee di traghetti e catamarani che salpano verso la Dalmazia meridionale e le isole del Quarnaro stesso.
Come spostarsi nella regione: tra ponti, traghetti e strade panoramiche
Per esplorare il Quarnaro nella sua incredibile e affascinante varietà, l’automobile si rivela quasi indispensabile. Avere a disposizione un mezzo proprio o a noleggio offre la libertà impagabile di muoversi senza vincoli tra la costa, l’entroterra montuoso e le isole, scoprendo angoli nascosti e gemme al di fuori delle rotte più battute. La viabilità è ottima: strade statali panoramiche costeggiano il litorale offrendo scorci mozzafiato a ogni curva, mentre l’autostrada permette spostamenti più rapidi tra le località principali. Un’opera ingegneristica fondamentale, che ha cambiato la geografia turistica della regione, è il ponte di Veglia (Krčki most). Questo imponente ponte a due archi, lungo quasi un chilometro e mezzo, collega l’isola omonima alla terraferma, rendendola di fatto una penisola facilmente accessibile e la più visitata tra le isole del Quarnaro.
Tuttavia, il vero cuore pulsante del sistema dei trasporti del Quarnaro è la sua fitta ed efficiente rete di traghetti. Stare sul ponte di un traghetto, con il vento tra i capelli mentre ci si allontana dalla costa e si punta verso un’isola all’orizzonte, è un’esperienza che è parte integrante di ogni viaggio in questa regione. I traghetti, che trasportano sia passeggeri che veicoli, sono il mezzo essenziale per raggiungere Cherso, Lussino, Arbe e le altre isole minori. Durante i mesi estivi le corse sono molto frequenti, ma è sempre consigliabile pianificare gli spostamenti in anticipo, consultando gli orari online e, se possibile, acquistando i biglietti in anticipo, specialmente durante i weekend di alta stagione.
La costa: eleganza asburgica e anima portuale
La terraferma del Quarnaro offre al visitatore due volti tanto distinti quanto complementari, due esperienze che raccontano la storia complessa e affascinante di questa regione di confine.
Passeggiare ad Abbazia è come fare un elegante tuffo in un passato glorioso, un’immersione totale in un’atmosfera da Belle Époque. Adagiata in una baia protetta dal massiccio del Monte Maggiore (Učka), questa cittadina fu la prima, vera destinazione turistica della costa croata. Scelta dall’aristocrazia dell’Impero austro-ungarico come luogo di villeggiatura e cura prediletto fin dalla metà dell’Ottocento, conserva magnificamente l’eredità di quell’epoca. La sua architettura è un trionfo di sontuosi hotel color pastello, ville patrizie circondate da parchi esotici e giardini botanici curatissimi. Il simbolo di questa eleganza diffusa è il Lungomare, una spettacolare passeggiata di 12 chilometri. Questo percorso pedonale si snoda, tra il verde della vegetazione e il blu del mare, dal pittoresco villaggio di pescatori di Volosko fino a Lovran, attraversando il cuore di Abbazia. Percorrerlo significa immergersi in un’atmosfera di charme e tranquillità, tra il profumo dei pini marittimi, della salsedine e dei fiori esotici dei parchi.
A pochi chilometri di distanza, Fiume offre un’atmosfera e un’esperienza completamente diversa. È una città portuale, grintosa, dinamica, il cui fascino non è immediato come quello di Abbazia, ma forse ancora più profondo e stratificato. Il suo cuore pulsante è il Korzo, la lunga e ampia via pedonale fiancheggiata da imponenti palazzi asburgici, caffè storici sempre affollati e una moltitudine di negozi. Fiume è una città autentica, che ha saputo trasformare il suo robusto passato industriale in un punto di forza, come dimostra la sua designazione a Capitale Europea della Cultura nel 2020. Questo evento ha dato un forte impulso a un processo di riqualificazione urbana e culturale che sta cambiando il volto della città. Per godere di una vista spettacolare sulla città, sul porto e sull’intero golfo, è imperdibile la salita (a piedi tramite una lunga scalinata o in autobus) al colle di Tersatto (Trsat). Qui si trova un antico castello medievale, che offre il miglior panorama, e un importante santuario mariano, meta di pellegrinaggio.
Un arcipelago di smeraldo: le isole del Quarnaro
Il vero, grande tesoro della regione è il suo magnifico e variegato arcipelago. Le isole del Quarnaro sono un universo di mondi diversi, ognuna con un’identità, un paesaggio, una storia e un’atmosfera unici, capaci di soddisfare ogni tipo di viaggiatore.
Tra le principali:
- Veglia (Krk): l’isola d’oro, accessibile e variegata. Collegata alla terraferma dal celebre ponte, Veglia è l’isola più grande, popolata e facilmente accessibile dell’Adriatico. Conosciuta fin dall’antichità come l'”Isola d’Oro” per la sua natura rigogliosa e la ricchezza dei suoi prodotti, Veglia offre una straordinaria varietà di paesaggi. Si passa dalle baie fertili e verdeggianti della parte occidentale alle coste più brulle, rocciose e battute dal vento della parte orientale. Il suo capoluogo, la città di Veglia (Krk), è un affascinante borgo medievale splendidamente conservato, racchiuso da imponenti mura. Altre località imperdibili sono Baška, famosa per la sua spettacolare spiaggia di ciottoli lunga quasi due chilometri, e Vrbnik, un pittoresco villaggio medievale arroccato su una scogliera a picco sul mare, celebre per il suo vino bianco autoctono, lo Žlahtina.
- Cherso (Cres): il regno della natura selvaggia e dei grifoni. Raggiungibile in traghetto, Cherso è un’isola dal fascino aspro, solitario e primordiale, un vero paradiso per gli amanti della natura, del trekking e della tranquillità. Lunga e stretta, è ricoperta da fitte e antiche foreste di querce e pinete nella parte settentrionale, mentre la parte meridionale è più brulla e rocciosa. La sua costa, per gran parte disabitata, è un susseguirsi infinito di baie nascoste e spiagge di ciottoli bagnate da un mare limpidissimo. Il capoluogo, la città di Cherso, è un delizioso borgo portuale in stile veneziano. Ma la vera anima dell’isola risiede nei suoi angoli più remoti, come il villaggio di Beli, dove si trova un centro per la protezione del grifone, una specie rara di avvoltoio che nidifica sulle imponenti scogliere che si tuffano nel mare.
- Lussino (Lošinj): l’isola della vitalità e dei delfini. Collegata a Cherso da un piccolo ponte girevole nei pressi di Osor, Lussino offre un’atmosfera completamente diversa. Grazie al suo clima eccezionalmente mite e alla sua vegetazione lussureggiante, con oltre 1200 specie di piante, molte delle quali aromatiche, è conosciuta fin dal XIX secolo come “l’isola della vitalità” e rinomata come luogo di cura per le malattie respiratorie. I suoi centri principali sono Lussinpiccolo (Mali Lošinj), con il suo grande e protetto porto naturale e il suo vivace lungomare fiancheggiato da case di capitani, e Lussingrande (Veli Lošinj), un borgo più piccolo e incredibilmente pittoresco. Le acque che circondano Lussino e la vicina isola di Cherso sono inoltre l’habitat di una numerosa e protetta colonia di delfini tursiopi, e da Lussinpiccolo partono escursioni di “dolphin watching” che permettono di ammirare questi magnifici mammiferi nel loro ambiente naturale.
- Arbe (Rab): l’isola felice delle spiagge di sabbia. Arbe è famosa per una caratteristica che la rende quasi unica in Croazia: la presenza di numerose e ampie spiagge di sabbia. La penisola di Lopar, in particolare, ospita la celebre “Spiaggia Paradiso” (Rajska Plaža), un lungo litorale di sabbia dorata con acque bassissime e calde, che la rendono la meta ideale per le famiglie con bambini. Ma l’isola non è solo mare. Il suo capoluogo, la città di Arbe (Rab), è un gioiello di architettura medievale, un borgo incantevole situato su una stretta penisola e immediatamente riconoscibile per i suoi quattro eleganti campanili romanici che ne definiscono lo skyline in modo inconfondibile.
L’entroterra verde: il Gorski Kotar
Alle spalle della costa del Quarnaro si estende il Gorski Kotar, una vasta e selvaggia regione montuosa e boscosa, considerata il “cuore verde della Croazia”. Quest’area, con le sue fitte foreste di abeti e faggi, i suoi fiumi cristallini, i suoi laghi e i suoi parchi nazionali, rappresenta un mondo completamente diverso rispetto alla riviera. È la destinazione ideale per chi cerca una fuga dalla calura e dalla folla estiva, per gli amanti del trekking, del ciclismo e della natura più incontaminata, offrendo un’esperienza di vacanza complementare a quella marittima.
Le spiagge del Quarnaro: un mosaico di litorali
La regione del Quarnaro offre una varietà di spiagge che può soddisfare ogni desiderio. Si va dalle eleganti piattaforme in cemento e dai lidi attrezzati della Riviera di Abbazia, che conservano un fascino retrò, alle lunghe e vivaci spiagge di ciottoli delle riviere di Crikvenica e Novi Vinodolski, particolarmente adatte alle famiglie. Le isole, come già accennato, offrono il meglio in termini di bellezza naturale. Veglia è famosa per la mezzaluna di ciottoli bianchi di Baška, circondata da un paesaggio quasi lunare. Cherso e Lussino nascondono innumerevoli baie e calette raggiungibili in barca o tramite sentieri, dove godere di privacy e di un mare incontaminato. Ma la vera eccezione nel panorama croato è Arbe, che con le sue spiagge di sabbia dorata, in particolare nella zona di Lopar, rappresenta un vero paradiso per le famiglie con bambini piccoli.
Il clima: una guida per tutte le stagioni
Il clima del Quarnaro è particolarmente interessante e variegato, un vero punto d’incontro tra il clima mediterraneo della costa e quello continentale-montano dell’entroterra.
- Primavera (aprile – giugno): È una stagione magnifica. Le temperature sulla costa sono miti e piacevoli, la natura è in piena fioritura sia sulle isole che nel Gorski Kotar, e la regione non è ancora affollata. È il periodo ideale per un turismo attivo, che combina le visite culturali con il trekking, il ciclismo e le prime gite in barca.
- Estate (luglio – agosto): È l’alta stagione, caratterizzata da un clima caldo, secco e molto soleggiato, perfetto per la vita da spiaggia e tutte le attività acquatiche. Le temperature sulla costa superano facilmente i 30°C. Mentre la riviera e le isole sono molto frequentate, il Gorski Kotar offre un rifugio fresco e rigenerante, un’ottima alternativa per qualche giorno lontano dalla folla.
- Autunno (settembre – ottobre): Per molti, questo è il periodo migliore in assoluto. Le temperature rimangono calde e piacevoli, il mare ha mantenuto tutto il calore estivo ed è ancora perfetto per nuotare, ma la grande folla estiva è scomparsa. I colori autunnali nel Gorski Kotar sono spettacolari e l’atmosfera generale è più tranquilla e autentica.
- Inverno (novembre – marzo): L’inverno sulla costa è generalmente mite, anche se può essere caratterizzato da giornate di pioggia e dalla Bora, un vento freddo e impetuoso che spazza il golfo. L’entroterra del Gorski Kotar è invece freddo e nevoso, diventando una meta per gli sport invernali.
In conclusione, il Quarnaro è una regione di una ricchezza e di una completezza straordinarie, una destinazione che riesce a condensare in un unico, affascinante territorio l’eleganza della Mitteleuropa, l’anima vibrante e selvaggia del Mediterraneo e la maestosità incontaminata della natura montana. È un viaggio che soddisfa la sete di cultura, il desiderio di avventura e il bisogno di pace e relax, lasciando nel cuore del viaggiatore un’impronta profonda e duratura.