Spesso associata a un’immagine di festa senza fine, l’isola di Pag è in realtà una destinazione che vive di contrasti potenti e affascinanti. Fermarsi alla sua fama di centro della vita notturna significherebbe perdere l’anima più profonda e sorprendente di un territorio che ha tanto altro da offrire. Pag, infatti, è una terra di dualismi: è un paesaggio lunare, quasi desertico, battuto dal vento di Bora, ma è anche un’oasi di tradizioni secolari. È il silenzio delle saline e degli uliveti millenari, ma anche il ritmo incessante dei club di fama mondiale. Comprendere per l’isola di pag come arrivare è il primo passo per svelare i suoi molteplici segreti: è facilmente accessibile, può essere raggiunta sia attraverso un ponte che la collega alla terraferma, sia tramite un efficiente servizio di traghetti, aprendo le porte a un mondo che sa essere tanto silenzioso quanto vibrante ed energico.

Il volto lunare e i tesori della tradizione

Il primo impatto con il paesaggio di Pag può essere spiazzante, poiché gran parte dell’isola si presenta come una distesa di roccia bianca e carsica, quasi priva di vegetazione d’alto fusto. Questo scenario lunare è il segreto della sua ricchezza: è qui, infatti, su questi pascoli esposti al soffio incessante della Bora e carichi di salsedine, che crescono le erbe aromatiche di cui si nutrono le pecore autoctone. Da questa alchimia naturale nascono due dei tesori gastronomici più celebri della Croazia: il Paški sir, il formaggio pecorino di Pag, dal sapore sapido e inconfondibile, e l’agnello locale, la cui carne acquista un gusto unico. La storia dell’isola è legata anche a un altro tesoro: il sale, la cui produzione ha contribuito per secoli alla ricchezza della città di Pag. Passeggiando nel suo centro storico, si ha subito l’impressione di essere in un posto speciale, un gioiello del Rinascimento progettato nel XV secolo dall’architetto Giorgio da Sebenico. Qui potrete visitare l’interessante Museo del Sale e ammirare la delicatezza del Pizzo di Pag, un merletto così prezioso da essere diventato patrimonio UNESCO. E se cercate un’esperienza di pace assoluta, non potete perdervi la penisola di Lun, situata all’estremità nord-occidentale dell’isola, che presenta un incredibile giardino botanico con migliaia di ulivi selvatici, alcuni dei quali contano oltre 1500 anni di età.

Novalja e Zrce: l’anima festaiola dell’Adriatico

Se da lato Pag è un’isola di silenzio e tradizione, dall’altro svela il suo lato più moderno e festaiolo. Il cuore di questa energia è la città di Novalja, la principale località turistica, che serve da base per chi cerca la movida notturna. A pochi chilometri da qui si estende infatti la baia di Zrce, una lunga spiaggia di ciottoli che di giorno è un luogo di relax e sport acquatici, ma che la sera si trasforma nel cuore pulsante della vita notturna europea. È su questa spiaggia che si affacciano le più famose isola di pag discoteche, club all’aperto di fama mondiale come il Papaya, l’Aquarius e il Kalypso, che ogni estate ospitano i più grandi DJ della scena internazionale. È questa l’altra faccia dell’isola: un’atmosfera internazionale e piena di energia, che convive in modo sorprendente con la tranquillità delle altre zone limitrofe.

Come esplorare Pag: consigli tra ponte e traghetti

Per arrivare sull’isola di Pag esistono due ottime e semplici opzioni, a seconda del proprio punto di partenza. Per chi viaggia in auto dall’Italia e dal nord della Croazia, la soluzione più rapida è spesso il servizio di traghetti isola di pag. La tratta è breve, dura circa 15 minuti e collega il porto di Prizna con Žigljen, nella parte settentrionale dell’isola, operando con grande frequenza durante tutto il giorno in estate. Per chi invece arriva dal sud della Croazia, ad esempio da Zara o Spalato, l’accesso è ancora più diretto grazie al moderno Paški Most, il ponte che collega l’estremità meridionale dell’isola alla terraferma. Questa doppia via d’accesso rende Pag facilmente esplorabile. Il vero segreto per vivere appieno quest’isola è non fermarsi a una sola delle sue anime: dedicate del tempo alla scoperta dei suoi sapori e delle sue tradizioni, perdetevi tra i suoi paesaggi rocciosi e, se ne avete voglia, lasciatevi trascinare dall’energia di Zrce. Solo così potrete dire di aver conosciuto davvero Pag, l’isola che sa essere tanto silenziosa quanto assordante.